Palazzo Carosio è un edificio nel cuore del centro storico di Trapani, che si sviluppa nel tempo attorno ad una torre del 1100, la quale dà anche il nome alla via “Torrearsa”.
La torre, secondo alcuni storici trapanesi, è una delle cinque torri presenti nello stemma della città di Trapani e attorno ad essa, con il passare del tempo, iniziarono a sorgere altri locali e successivamente nacque il palazzo vero e proprio, di proprietà di due famiglie nobili, prima i Martorana e poi i Carosio.
I Carosio commercianti, originari di Genova, sono stati riscoperti grazie al restauro del palazzo, di essi abbiamo pochi documenti, tuttavia, nell'androne del palazzo ancora si può ammirare lo stemma di famiglia. Procedendo con i lavori, abbiamo trovato nell’edificio bifore, trifole, archi di periodo gotico-catalano, colonne che erano state occultate, un pozzo della profondità di 10 mt, una cisterna intonacata con colonne in pietra e gli archi a tutto sesto che formano delle volte a crociera, che ci raccontano tanto di questa antica famiglia.
È stato recuperato il più possibile, il cornicione a getto, per esempio, dove ci sono le teste leonine, che erano delle antiche grondaie decorate con questi doccioni medievali.
In questi elementi architettonici erano stati fatti degli interventi negli anni ‘50, e alcuni di essi, che originariamente erano in pietra, erano stati riprodotti in cemento armato, per cui li abbiamo riportati in pietra attraverso l’arte di uno scalpellino, sia sui prospetti in via Carosio che su quelli in via delle Arti; inoltre, stonacando tutte le superfici esterne abbiamo trovato degli elementi architettonici che, nei secoli, erano stati coperti. Sono stati fatti interventi anche all'interno della corte, del cortile, della scala nobiliare, di quelli che erano gli ambienti delle stalle, dove attualmente vi è un eccellente ristorante trapanese.
L’intervento più importante è stato fatto sugli intonaci, dove si è preferito scegliere non un premiscelato, ma della calce e del coccio pesto, ossia tegole frantumate miscelate con calce, mistura che crea un tipo di intonaco resistente alle intemperie, traspirante e molto morbido; inoltre non è stato posto a strati ma a massello, sempre per renderlo più duraturo, come si intonacava in precedenza e per questo Spazio Architettura ha ricreato gli antichi arnesi in legno. Le miscele utilizzate sono state calibrate in percentuali tali da ottenere un colore rosa cipria molto delicato.
È stato recuperato il portone, molti elementi in legno, le scale in pietra misca, sono stati ritrovati degli ambienti ipogei che sono stati messi in evidenza ponendo nella pavimentazione dei quadrati in vetro.
Il palazzo, sebbene abbandonato da oltre 50 anni, era stato nel tempo sede di importanti istituzioni, dal Consolato della Repubblica di Pisa a Ente Ottocentesco quale la “Società di Mutuo Soccorso tra gli Onesti Operai di Trapani”, da diversi istituti di istruzione ad ostello per i giovani studenti residenti nelle zone limitrofe.
Abbiamo trovato le cornici di diverse porte settecentesche in legno che purtroppo sono state trafugate ed alcuni affreschi che erano stati occlusi.
È stato un progetto importante e molto interessante, il nostro studio Spazio Architettura lo ha svolto con estrema attenzione, consapevole della preziosità di un luogo che fa parte e delinea la storia della città.